Cosa vuoi fare?
Vuoi scomparire?
Chiedevo sovente a certe belle inclinazioni che il corpo svuotato parava d'innanzi al normale modo d'essere di quel momento.
Come se chiedere allontanasse il male di certi cambiamenti antichi e sapienti.
Vedevo nelle foto visi e corpi diversi da quelli attuali, più magri, giovani, adolescenti. E lo sguardo ora in fondo sfuggente e quasi abituato al male vissuto.
Come se ci si potesse abituare a certi mali.
Ci si può solamente sedere e guardare ora qui da questo letto velluto che sorprendono e mi rivivono certe belle facce poco pulite, in fondo.
Ora c'è stato un ritorno invece al bene, il viso rilassato nella consapevolezza di cose semplici si è disteso in un'espressione e rotondità che sono proprie di chi il male pensa sia solo un brutto sogno. Un viaggio al contrario nella crescita spirituale.
Spirituale?
Mah.
Quando le ferite e il male subito sfalsano l'evoluzione delle persone, se le fortune e la forza interiore aiutano a riprendersi si riguadagna il sorriso del bambino e lo sguardo sognante della gioventù.
Si riguadagna la normalità.
lunedì 13 ottobre 2008
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Pubblicato da V. alle 22:28
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