lunedì 13 ottobre 2008

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Cosa vuoi fare?
Vuoi scomparire?

Chiedevo sovente a certe belle inclinazioni che il corpo svuotato parava d'innanzi al normale modo d'essere di quel momento.
Come se chiedere allontanasse il male di certi cambiamenti antichi e sapienti.

Vedevo nelle foto visi e corpi diversi da quelli attuali, più magri, giovani, adolescenti. E lo sguardo ora in fondo sfuggente e quasi abituato al male vissuto.
Come se ci si potesse abituare a certi mali.

Ci si può solamente sedere e guardare ora qui da questo letto velluto che sorprendono e mi rivivono certe belle facce poco pulite, in fondo.

Ora c'è stato un ritorno invece al bene, il viso rilassato nella consapevolezza di cose semplici si è disteso in un'espressione e rotondità che sono proprie di chi il male pensa sia solo un brutto sogno. Un viaggio al contrario nella crescita spirituale.

Spirituale?

Mah.

Quando le ferite e il male subito sfalsano l'evoluzione delle persone, se le fortune e la forza interiore aiutano a riprendersi si riguadagna il sorriso del bambino e lo sguardo sognante della gioventù.

Si riguadagna la normalità.

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