Un colpo di riso, tagliato a metà sulla faccia come inebetita di certe piccole lettere scure e amplesse che si parano, la dove le avevi lasciate tanti anni prima per qualcosa che non è stato mai concluso.
(ma meglio cosi).
Quanto sono d'accordo con lui, su quell'altruistica e autodistruttiva tendenza chiamata "tolleranza":
"fracastorio. Non è cosa giusta che togliamo a gli asini le sue lattuche, e voler il gusto di questi sia simile al nostro. La varietà d'ingegni ed intelletti non è minor che di spiriti e di stomachi."
Giordano Bruno, De l'infinito universo et mondi
(E quanto mi piace quell'arcaico uso ruvido e gravido della lingua Italiana.)
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