Allestare male parate sferzando il vento inusuale della sufficienza, ecco.
Mentre individui tirati a lucido di nero di seppia vagano tra le scuse e il presupporre sui miei tiepidi pensieri.
Tiepidi e liquidi, si insinuano nelle falde e nelle soglie della mente cosi mobile e involuta.
Di involute nevvero fa il ha bisogno tutti i giorni per sopportare le bordate delle coscienze che dagli altri spingono e tirano, e mai si fanno tirare.
Dello scontato non sopporto più nemmeno i saldi, e soffermo solo uno sguardo mediocre a chi con troppa veemenza si lamenta la mani come un falso Atlante.
mercoledì 17 dicembre 2008
Ci siamo fatti di creta per essere plasmati
Pubblicato da V. alle 22:32
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
"...si lamenta le mani come un falso Atlante"
bellissimo!
me la prendo questa chiusa, e ringrazio per la precisione dell'immagine.
Posta un commento