mercoledì 24 settembre 2008

Torquise

GLI SPILLI.

dentro la spalla di sinistra non entravano ma incedevano lenti dando dimensione e sostanza al muscolo, alle ossa, al midollo

mi hanno rimaneggiato nel frattanto la punteggiatura le mani le dita le unghie rapide e incolori che digitano senza sosta e senza posa sul bianco e il nero sottile che certe lettere adunche sparpagliano come segni sulla materia fredda

L'ODORE.

di quello che non ti va via dal naso sfregato sull'asfalto grattuggiato al bordo della strada mentre passo le nari al livello del terreno cosi duro e maldestramente non mantengo quell'equilibrio semplice che hanno le persone che camminano solo su due gambe

GLI OCCHI.

si chiudono e una e due e tre e quattro e cinque e non ti senti più dentro questo posto ma ti senti in un altro di cui non hai sensazioni ma solo intuizioni non riuscendo a rappresentare ciò che ti serve per realizzare la tua di natura umana: mimesi

IL PESO SPECIFICO.

di certe acque pesanti che sgorgano dagli occhi non è mai stato inserito in nessun'accademica tabella periodica

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