Tra le parole e il vociare umido e afoso di luglio, certe noci nelle tasche e soffitti infuocati, benevolmente all'improvviso riluce in me quella risata che ho visto esplodere molte volte.
E ti rimane quel piccolo nodo allo stomaco, che sa di universi e possibilità abortite e mai nate.
Grazie al Cielo, questo è il migliore dei mondi possibili.
sabato 12 luglio 2008
Sorrido quando si creano Universi
Pubblicato da V. alle 11:22
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