Di carta riciclata e scabri tratti di penna, quei numeri segnano la strada che vorresti far seguire a chi affonda occhi e dita nei tuoi piccoli pensieri.
Eppure tanto palese e giusto era l'ordine delle cose.
Tanto che ne tenevo stretta come la mano su un auto d'una sera e crepuscolo; tanto che non volevo lasciar scivolare le sensazioni e il calore.
Non lasciare andar via.
Quasi che sorridessero segni e parole scritti e inviate, spersi e ritrovate.
Qui, con me, finalmente.
martedì 1 luglio 2008
I numeri sulle pagine
Pubblicato da V. alle 19:15
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