Una strana sensazione di blocco, vuoto, polvere, ruvido, sabbia e mancanza di fiato.
Ecco.
Chiami, alzano la cornetta.
Pronto.
Ciao.
..e poi il silenzio.Accenni, spingi il diaframma, e ti guardi riflesso nel vetro del tavolo.
Non hai parole, niente che possa descrivere il Sahara, o il Gobi.
E' tutto poi cosi come lo hai spinto ritorna indietro, e contrae i muscoli, deprime lo sterno e riempie gli spazi vuoti con altro vuoto.
Risultare ridicoli delle volte è più di uno stato d'animo, è un essere vivente che ti abbraccia e ti bacia e ti ringrazia.
E tu rimani stordito come se avessi avuto la possibilità di salvare tutto e non lo hai fatto.
giovedì 13 marzo 2008
Il deserto in bocca
Pubblicato da V. alle 23:09
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