sabato 29 marzo 2008

Morning, sad morning

E' la caduta rovinosa di sogni e illusioni.

Prima ti sembrava tutto possibile, vero e sperato.

Ora sbattuto tra scogli assaggiati a sale marino e spuma senza odore ne colore.

Sollevando pesi con le palpebre cerchi di rimanere ancorato a un clamore notturno, tintinnante di catenelle cosi leggere che quasi a ricordarle si spezzano mute.

E sono muto io, a falcate la spada trancia e scalza il grano verde.

E giugno non ha ancora indorato nemmeno un prato.

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