E' la caduta rovinosa di sogni e illusioni.
Prima ti sembrava tutto possibile, vero e sperato.
Ora sbattuto tra scogli assaggiati a sale marino e spuma senza odore ne colore.
Sollevando pesi con le palpebre cerchi di rimanere ancorato a un clamore notturno, tintinnante di catenelle cosi leggere che quasi a ricordarle si spezzano mute.
E sono muto io, a falcate la spada trancia e scalza il grano verde.
E giugno non ha ancora indorato nemmeno un prato.
sabato 29 marzo 2008
Morning, sad morning
Pubblicato da V. alle 21:33
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