venerdì 28 marzo 2008

Lo spaccio de la bestia trionfante

Adesso mi siedo qui, comodo su una pietra. Proprio sulla testa d'angolo dell'arco.
Ora dovrebbe arrivare ciò che attendo.
Aspetto.
Aspetto.
Un po' di sete.
Fame...?
Stranamente si.
Sarà empatia animale.

Ecco.

Cinto di pelli e piccoli monili, la testa rasata di pelle pittata a striscie rosse, un otre gonfio un tempo ormai sfilacciato al suo fianco e solo terrore in quel buco di occhi.

Visto cosi il dio-dell'umana-perversione sembra quasi buffo. Un paggetto fuori luogo, non più affamato di frustrazioni, umiliazioni e dignità... ma semplicemente un pasto.

E il pasto adesso, è nudo.

Rrrrrr... Rrrrrr...

E lui si volta di scatto, gelato.

Rrrrr... Rr....

Ora guata il corridoio, si abbassa, blocca il diaframma, suda, si perde nella sua mente, terrore dopo terrore si strozza il pensiero in gola.

E dai, lasciatemi sfamare la bestia!
Penso ilare.

Un graffiare ronzante, vibrante, aberrante.
Tenaci unghie di bronzo scuro cercano ripari impossibili nel marmo lucido e freddo.
Muscoli, pelle, ossa arcuate, il pelo scuro.
Un ghigno sardonico sulla montuosa fila di denti belli e perfetti.
Bulbi rossi come fiamma illuminano a fiotti il corridoio quasi insanguinato.

Tutto si compie nel poco tempo di un sottile dispiacere.

Un balzo, un tonfo, nemmeno un grido.

E sangue, budella, viscere, ossa, e perverse inclinazioni dell'essere umano divengono solo l'odore umido nelle fauci cavernose.

Nutriti, cresci, vivi, impera e chiudi il cerchio.
Non permettere che noi si venga a perdere la nostra stessa mortale consapevolezza.

1 commento:

.m. ha detto...

questa è una delle cose più belle che ho letto ultimamente.
e la nostra consapevolezza non la si può certo dar via, non ora.

e mi sale un grazie.
che arriva oltre unghie e graffi e marmi che scivolano appoggi.

sarò forte perché voglio esserlo.
e certe bestie sono amiche, te lo dico io

^_^