sabato 19 luglio 2008

Cerere

Hanno falciato il grano, e il verde all'interno si sfila basso tra decine di filari arrancati nei denti di metallo della macchina.

E la scoperta per caso, guardando a occidente con gli occhi semichiusi del mattino e la finestra stranamente aperta; e stranamente proprio adesso che il campo è tornato al mattino, alla primavera, allo smeriglio di un sole che copula ormai con le zolle nude non più pudenti di giallo.

Ne ho raccolto dentro un po' per me.

E uno sguardo basta per badare al mio raccolto.

1 commento:

.m. ha detto...

che di quel grano piccino ne ho portato tre spighe anche qui, al quarto piano
^_^

cerere, in fondo, è sempre stata mia madre, da piccola Kore quale sono...