domenica 15 giugno 2008

Black Hawk Down

Suona il campanello. Lo sento lontano. Ho la bocca impastata ed addosso la strana sensazione di dormiveglia dove tutto sembra ovattato. Non capisco se è reale. Il campanello urla di nuovo. Provo a scendere dal letto ma risulta un’impresa titanica.
Da quando la forza di gravità è diventa superiore a 9,80665 m/s2?

Sta di fatto che quel maledetto continua a sbraitare. Cado. Non ricordo per quanto tempo bacio il pavimento. Gelido. Lo stomaco chiede il suo pegno. Non so cosa fare. Vorrei scomparire piuttosto che continuare a sentire quel latrato metallico. E tutto si dilegua. Svanisce. E' una sensazione passeggera, una beatitudine angelica. Peccato non duri tutta una vita.

3 commenti:

.m. ha detto...

il campanello sbraita, mi piace.
e anche il bacio al pavimento, d'ovatta metallica, mi piace, sì.

ci sono giorni che è così tutto il giorno, sai?
e dopo che si protrare per un po', fidati, niente di angelico all'orizzonte.
solo blocco e stasi.
stasi.

un abbraccio dei nostri?
sìììì
^_^

Dave ha detto...

Me lo prendo tutto. L'abbraccio.

.m. ha detto...

e passo, qui, al volo, rubando questa rete estesa per portartene un altro, piccolo e morbido.

:*