domenica 4 maggio 2008

All'alba sulla strada azzurra

Mi ci ha portato un giorno il destino contro lo spigolo premuto sullo stomaco.

Mentre abbracciavo questo cuneo immenso che davanti a me era profilato, guardavo a stenti e carezze i due lati scuri e lucidi che portavano nelle due direzioni.

Nemmeno la consolazione di strade vecchie da rimpiangere, qui è tutto diverso, da questo momento si aprono scaglie di possibilità come mondi possibili in una meccanica quantistica buttata di traverso nel quotidiano.

Ci penso proprio ora, che non se ne può conoscere insieme peso e direzione di una scelta nel momento in cui la valuti;una o l'altra. Tanto meno capire se alla fine quella strada esista a priori di te.

Proprio nel momento in cui FAI la scelta, la scelta esiste, diventa reale.
Inconoscibile completamente, ma reale.

E per quel poco da una parte vedevo la strada dritta e stabilita, chiara, aree di servizio, carreggiate larghe, cartelli ben segnalati.

Dall'altra tornanti e curve cieche, stretti passaggi, strapiombi.

E ho scelto questo panorama incredibile.

Mi chiedo solo se quel panorama esista solo dai finestrini aperti, o possa essere in qualche modo appieno conosciuto.

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