sabato 10 maggio 2008

Per un sole carminio la' fuori

Odore di menta.

Neve di pioppo, qui sotto il piombo basso del cielo.

Poi altri uccelli neri da ali a virgole convesse che mirano sempre direzioni mai note all'uomo.

Neri, piumati, stretti tra pericolo e vento scuro.

E ancora odore di menta. Menta.

Nel naso le venuzze delle foglioline finemente seghettate sprigionano.
Non anelano acqua; si consumano nel profumo che donano, senza nessuna'altra ragione d'essere.

Forte, profumo e ancora coltri di vento addosso sagomano forme, sensazioni e pensieri.

Ti ho preso, menta, nel naso e nella mano.

Quanto profumo, ancora.

Quanto profumo.

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