Mi sto bloccando.
Mi sto bloccando.
Mi sto bloccando.
E poi mi sblocco di nuovo.
Come quei docili cannuli giapponesi dei giardini zen che riempiti d'acqua fino all'orlo schioccano verso il basso a riversare l'argento sulla pietra; e poi di nuovo in alto.
Tra le poche cime nemmeno tanto tempestose nella mia testa, stamattina guardavo dondolare sinuose evasioni in un'incertezza quasi adolescenziale.
Lo faccio, o non lo faccio?
Mi sto bloccando.
Mi sto bloccando.
Mi sto bloccando.
Sbloccato di nuovo.
E ci sarà pur un motivo sull'impossibilità di non poter avere tutto.
Eh.
martedì 27 maggio 2008
An Inverse Cinematic
Pubblicato da V. alle 21:02
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1 commento:
uhm, no.
e se c'è davvero, questo motivo benedetto, che io non venga a saperlo.
impossibilità = negazione
non potere = negazione numero 2
ergo: negazione + negazione = affermazione?
avere tutto invece cos'è?
necessario
^_^
nei giardini zen mi sento sempre fuori posto, con tutto il disordine che mi porto addosso temo per la perfezione delle linee.
ma riversare l'argento sulla pietra, Mr V. davvero! : chapeau! Bravo!
è un'immagine perfetta: suono colore e forma, sinestesia totale...
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