venerdì 16 maggio 2008

Se non fosse qui il deserto

Amando e amando ne ho viste di gambe bloccate a morsi da sabbie mobili più pesanti della lava quando diventa nera.
Cosi tanto scioccante ne è il corso che il prigioniero si agita poco e straluna guardando verso il basso con braccia aperte e costernate.

Nemmeno la vede la tua di mano.

Nemmeno la cerca, più preso dal capire che, si, sei bloccato in un momento di granelli e silicio, e fuori fa caldo e l'aria secca i capelli.

Cosi le vittime in mal comune non han nemmeno un'anticchia di gaudio, fosse un unghia o un polpastrello grattato e sfregato contro il terreno attorno.

Ci si stranisce.

Di questa perversione che non sa di autoconservazione ma solo di idiozia.

Un animale sarebbe morto o si sarebbe salvato.
L'uomo è superiore...che ironia.. perchè può anche solo rimanere sommessamente per sua natura, ne dentro ne fuori.

2 commenti:

Patricia Gordillo Serrano ha detto...

Caro Vicio:

Come so che amano l΄ arte, la poesia, anche mi piacerebbe invitargli, e sempre che abbiano tempo visitare la mia pagina di poesia:

El Sube y baja de la marea.

Penso che per me possa essere molto importante leggere e lasciare il loro pensiero o interpretazioni sulle stessi poesie.

Volentieri


Patricia Gordillo

Córdoba - Argentina

www.patriciagordillo.com.ar


elsubeybajadelamarea.blogspot.com



Mie poesie all' Italiano

.m. ha detto...

costernata.
nemmeno ci provo a ergere trincee:
qui ogni parola mi sfianca.
nemmeno un'anticchia di gaudio.

idiota come neanche dostoevskij ha saputo dire.

né dentro.
né fuori:
sub.

perché?

(tutto quello che precede è frutto di prima impressione istantanea di lettura a fuoco lento. ora volgo gli occhi verso altri orizzonti, ché è meglio. stanotte è afa)