giovedì 3 aprile 2008

La mano straniera

Ho scoperto che la gente si masturba con le parole.

Quando non ha di meglio da fare sfrega, accarezza e si dimena dentro frasi, parole, articoli...

Pago mai del piacere che se ne trae, attende il momento che mai arriva. Fissi e fessi della capacità di trarne solo il giovamento di per se, non per se.

Mi sembra tutto stranamente accondiscendente, a far sorridere putridi demoni viziosi che altro non aspettano se non godersi lo spettacolo umiliante.

Ma chi si umilia si siede e stravacca, e non sa che le parole chiamano soltanto parole che soltanto coprono come soltanto cera su corpi al mezzogiorno.

Potremmo tirargli via la liscia pelle d'api; ma faremmo solo il loro lascivo gioco.

3 commenti:

.m. ha detto...

la masturbazione verbale e passami polisemiche allusioni falliche mi è sempre piaciuta ti dirò di più mi è pure necessaria e oggi son senza punteggiatura à la joyce de casa e continuo a vomitarne altre di parole raschiamo quella pelle e facciamone souvenir per i posteri avventori e che gli astanti godano muti(lati)

V. ha detto...

Che si goda, allora.

Dave ha detto...

L'onanismo lessicale...