Sono solo una persona normale.
Le persone normali dovrebbero portarsi solo coi pari loro, non raggiungere cime e vette da cui guardare il Nord spingersi meridiani più in la.
Mentre la gola si fa di sabbia e calore, i bambini piangono con le armi in mano e un nuovo moto di scoperta anima certe altre vite.
Quella realtà è cosi lontana, tutto si allontana come mai prima quasi a veder anni luce da alpha centauri alla terra direttamente dalla luna.
Quasi che la tua di realtà oltre a non bastare per contenere chissachi altro è molto più regolare e magari più anonima.
Eppure si combatte anche qui in trincea, tutti i giorni.
Che poi nn siano sassi bruciati dal sole ma cartelli e strade di provincia, specchi e vetri rotti ma problemi quotidiani e melliflui sogni in attesa.
Forse non fa differenza, combattere qui o fuori.
Ma la mia è una guerra che combatto senza voler sapere che guerre si perpetuano da altre parti.
Mi basta la mia.
giovedì 1 maggio 2008
Certi lampi a tracciar la notte
Pubblicato da V. alle 03:23
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2 commenti:
trincea..tutti i giorni......già...!
sogni in attesa...
...io...
io non vorrei più nemmeno la mia.
fanculizziamo tutto e restiamo al mare?
(sarebbe un gran bel modo di riposare le membra dilaniate da bombe che esplodono senz'avvisaglie, sarebbe un bel modo bagnarci i piedi alla risacca, lasciandone le orme a dire: sì, siamo passati da qui, noi)
quando scrivi queste cose mi viene voglia si stare ad ascoltarti.
per ore.
senza null'aggiungere.
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